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Mercoledì, 11 Maggio 2016 17:50

PIA - Progetto Integrato d'Area

La Val Cavallina: il ritorno alla natura come chiave dello sviluppo

Complessivamente, nella zona pedemontana lombarda, due milioni sono i posti di lavoro, la più alta concentrazione di lavoro interinale, oltre al consolidamento della multiculturalità dovuta alla forte presenza degli immigrati.
Ma il "luogo" della produzione, oggi, non è più la fabbrica, bensì il territorio nel suo complesso, un intreccio articolato tra caratteristiche geografiche e specializzazioni produttive; un territorio dove diventa cruciale intercettare i flussi positivi della globalizzazione: delocalizzazione, nuova residenzialità, innovazioni, migrazioni, turismo sostenibile e relazionale.
Coerentemente a questo quadro, da alcuni anni, la Val Cavallina è colpita da uno “spaesamento” dovuto al mutamento dei luoghi di aggregazione tradizionale. Da qui, l'esigenza di ridisegnare il proprio futuro. Riuscirci o meno non dipende necessariamente dalle dimensioni del territorio, ma dalle reti che riesce ad alimentare, sia a livello locale che globale; vale a dire infrastrutture materiali e immateriali.

Il punto di partenza è considerare la gestione delle risorse naturali come il risultato di una scelta sociale.
Con passione, entusiasmo e decisione, molti attori politici, sociali ed economici della Val Cavallina stanno interpretando la transizione in chiave di “ritorno alla natura”, non nel senso di una improbabile riscoperta di miti rurali, bensì di consapevole valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale e culturale locale a fini di sviluppo socioeconomico sostenibile e davvero rispettoso degli equilibri sempre più delicati fra crescita – fruizione del territorio – salvaguardia dell'ambiente e dei sistemi della biodiversità, fra i quali il sistema culturale, educativo, formativo e intellettuale.
In una prospettiva di più lungo periodo si intende contribuire ad un processo di valorizzazione della Valle, come “destinazione” turistica nella quale accogliere e favorire un turismo sostenibile e avvicinare l'ospite alla partecipazione alla vita locale, secondo un modello in cui gli ospiti/turisti si sentono “Cittadini” seppure “temporanei”, identificandosi nel ritmo dolce della vita del territorio, conoscendo ed apprezzando i beni materiali e immateriali che lì vengono prodotti.

I cittadini, gli operatori economici e gli amministratori pubblici condividono una strategia unica di accoglienza; una visione comune in grado di assicurare all'ospite una permanenza indimenticabile, basata sulla partecipazione, creando insieme un sistema ricettivo a servizio delle strategie di valorizzazione culturale ed ambientale di cui il Progetto Integrato d'Area costituisce lo strumento di supporto ed attuazione.

Il territorio del PIA Val Cavallina interessa il territorio di 10 comuni per un totale di 52 kmq ed una popolazione di 11.000 abitanti.
La costituzione del partenariato viene da una visione dello sviluppo il più possibile integrato e compatibile con le identità locali e da un strategia orientata al territorio come contesto dove individuare le risorse per migliorare la qualità della vita delle popolazioni locali.
I punti di forza del partenariato possono essere riassunti in: una consolidata esperienza di collaborazione istituzionale delle amministrazioni locali nell'ambito dell'azione della Comunità Montana, avvalendosi delle competenze professionali e gestionali del Consorzio Servizi Val Cavallina; una presenza forte e impegnata delle comunità parrocchiali a testimonianza del sentire comune della Valle e di un condiviso investimento nella valorizzazione delle risorse ambientali e culturali come opportunità di sviluppo della realtà economica e soprattutto sociale; la presenza di un soggetto qualificato e competente, la Cooperativa L'Innesto, che, mosso da passione e amore per la Valle, collaborando con l'intera comunità ed in sinergia con le locali amministrazioni, promuove progettualità e propone occasioni di occupazione per la popolazione, in particolar modo per i soggetti deboli del territorio.

I partner del Progetto Integrato d'area della Val Cavallina

11 Enti Locali: Consorzio Servizi Val Cavallina capofila, Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Comuni di Ranzanico, Spinone al Lago, Bianzano, Monasterolo del Castello, Gaverina Terme, Grone, Vigano S. Martino, Entratico, Cenate Sopra;

4 Enti Ecclesiastici: Parrocchie di SS. Salvatore (Monasterolo del C.), S. M. Assunta e S. A. Gabriele (Borgo T.), S. Antonio Abate (Grone), S. Leone Papa (Cenate Sopra);

1 Soggetto Privato senza scopo di lucro: Cooperativa Sociale L'Innesto onlus (Gaverina Terme).

Le operazioni previste dal PIA concorrono alla realizzazione degli obiettivi dei tre assi previsti dal Bando (ambiente, cultura e turismo) in forma integrata.
Le Amministrazioni Comunali della Valle che si sono succedute negli ultimi decenni, riconoscendo il valore paesistico/ambientale di questo territorio, ne hanno gestito lo sviluppo mantenendone sostanzialmente integri i caratteri ed i motivi di interesse.
Il riconoscimento regionale, consente ora ulteriori concreti interventi finalizzati ad incrementare le opportunità culturali e naturalistiche che riassunti sono:

  • la Comunità Montana interverrà nella sistemazione e messa in sicurezza della ciclo via;
  • il Comune di Monasterolo migliorerà la fruizione degli spazi e percorsi del Centro Storico e creerà un parco e percorsi lungolago;
  • Grone provvederà al recupero del Molino Acqusparsa da porre come esempio di archeologia industriale locale;
  • Ranzanico sistemerà il palazzo Meris dedicandolo a Museo/Laboratorio della trattura della seta legandolo alla coltivazione del gelso;
  • Vigano San Martino provvederà alla valorizzazione della viabilità sentieristica mediante il ripristino conservativo e funzionale di vari sentieri.
  • L'operazione di Spinone al Lago coniuga interventi su percorsi esistenti immersi nella natura con meravigliose vedute panoramiche;
  • Le operazioni proposte da Gaverina Terme riguardano percorsi ambientali e religiosi con aree destinate al gioco tradizionale;
  • Entratico interviene alla buca del Corno migliorandone le capacità di accoglienza e rendendone più agevole la fruizione;
  • Bianzano propone il recupero di percorsi rurali e spazi urbani fra il Castello, il Borgo e la strada storica di collegamento fra Val Cavallina e Val Seriana;
  • Cenate Sopra. recupererà il Sentiero verde, percorso pedonale di notevole valore ideale e storico.
  • Il santuario di Santa Maria Assunta del Misma del 1200 sarà oggetto dell’ intervento della Parrocchia di San Leone Papa.
  • L'intervento della Parrocchia di Borgo di Terzo recupererà la Chiesa sconsacrata “dei Disciplini” risalente al XIV secolo.
  • La Parrocchia di Monasterolo provvederà al restauro della Via Crucis che caratterizza il sagrato della parrocchiale.
  • La Parrocchia S. Antonio Abate, nel comune di Grone, recupera spazi di accoglienza quali la piccola chiesa seicentesca, la casa canonica, la biblioteca.
  • La Cooperativa L'INNESTO col proprio intervento riqualifica edifici rurali nella Valle delle Sorgenti e dimore del borgo antico di Trate, a centri di conoscenza e fruizione ambientale oltre a rendere evidenti i saperi della storia e della tradizione locale, sopratutto in funzione di un possibile riutilizzo anche in termini attuali e contemporanei.

Il 29.12.2008 Regione Lombardia emana il bando per la presentazione di Progetti Integrati d'Area finalizzati alla promozione e diffusione di una fruizione sostenibile dei territorio attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e la realizzazione di itinerari turistici. Il Consorzio Servizi Val Cavallina quale “capofila” del costituito partenariato, con l'assistenza tecnica dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia, elabora il “Progetto Integrato d'Area” basato su tre assi fondamentali che sono:

1) la biodiversità quale patrimonio per uno sviluppo sostenibile e possibile

2) la valorizzazione ed il trasferimento dei saperi locali quale risorsa cruciale per uno sviluppo economico responsabile;

3) la capacità delle comunità locali di costruire e gestire un sistema di accoglienza diffuso per la fruizione turistica e culturale dell'intera Val Cavallina.

Il 28.05.2009 è presentato in Regione Lombardia il Progetto Integrato d'Area (24 operazioni sinergiche fra loro) dal titolo “La Val Cavallina: Il ritorno alla natura come chiave dello sviluppo”, approvato il 29 dicembre 2009, il PIA è risultato 7° nella graduatoria dei progetti e viene ammesso al finanziamento.
Da qui 3 anni per finire.